Coppe europee: dove eravamo rimasti?

Si è appena conclusa una stagione molto particolare per quel che riguarda il nostro campionato, il più lungo della storia a causa del Covid19. È stata senza ombra di dubbio la stagione più particolare della storia, formata praticamente da due tornei: il primo durato fino a Febbraio, e il secondo, il più folle, durato un mese e mezzo nel quale le squadre sono state chiamate a giocare praticamente ogni tre giorni.
Ma se le ostilità del calcio nazionale sono appena terminate, la stessa cosa non si può dire delle Coppe europee, che stanno per ripartire con una formula mai vista prima e che renderà ogni partita una finale.
Si giocherà in gara secca, niente più andata e ritorno.

L’Italia è la nazione che insieme alla Germania porta più squadre a giocarsi la fase finale, cinque a testa. Più precisamente il nostro paese, è rappresentato da tre club in Champions, Juventus, Napoli e Atalanta, e da due squadre in Europa League, Inter e Roma.
Poco meno di un mese fa, nella cittadina svizzera di Nyon, come da consuetudine si sono svolti i sorteggi che hanno delineato il percorso e ostacoli per le squadre italiane. Andiamo a scoprire chi sono i club che affronteranno le italiane e quali sono le loro principali caratteristiche.

Champions League

In Champions l’urna non è stata benevola per due delle tre italiane, ossia Juve e Napoli.
I ragazzi di Sarri e Gattuso non avranno un cammino facile in questa particolare edizione della manifestazione. Entrambe dovranno ancora affrontare il ritorno degli ottavi di finale, rispettivamente contro Lione in casa e Barcellona al Camp Nou.

I torinesi, come già detto dovranno provare a ribaltare il risultato maturato al Parc OL di 1 a 0 in favore della squadra allenata dall’ex Roma Garcia. Il Lione ha giocato una sola gara ufficiale da marzo, dunque lo stato di forma dei francesi sarà sicuramente un’incognita.
I punti di forza del Lione sono il calcio propositivo che Rudi Garcia sta riuscendo a portare in riva al Rodano, una buona difesa che si schiera a tre e che ha creato non pochi problemi all’andata sfruttando molto i lanci lunghi, fattore che ha messo più volte in difficoltà i vari reparti bianconeri. Inoltre davanti potrà contare sul talento di Depay, assente nella gara di andata, nella classe del talento più cristallino dei francesi ossia Aouar, e sulla velocità di attaccanti come Dembélé e Cornet. Altro giocatore che all’andata ha creato scompiglio nel centrocampo della Juve è stato Bruno Guimaraes, che avendo toccato un numero elevato di palloni, ha costretto Pjanic e Bentancur agli straordinari per stargli appresso.

I ragazzi di Sarri in caso di passaggio del turno dovranno affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid, con i Citizens che partono avvantaggiati in virtù della vittoria per 1 a 2 al Bernabeu. Qui c’è ben poco da dire sulle eventuali avversarie, si tratta di due delle squadre più forti sul pianeta: da una parte il meraviglioso City di Guardiola che quest’anno, visto anche il secondo posto in campionato, darà tutto per provare ad arrivare più lontano possibile; dall’altra il Real Madrid, campione di Spagna e primatista nell’albo d’oro della competizione con tredici vittorie.
In caso di accesso in semifinale, per Sarri ci potrebbe essere uno scontro con il suo passato, questa volta a livelli internazionali. Ma se arrivare in semifinale sarà difficile per la Juve, Gattuso e i suoi non se la vedono di certo meglio.

Il Napoli anche dovrà affrontare il ritorno degli ottavi e lo dovrà fare in uno degli stadi più famosi del mondo contro uno dei club più forti al mondo: il Barcellona.
I partenopei andranno al Camp Nou dopo aver pareggiato 1 a 1 all’andata al San Paolo, risultato che visto l’avversario non dà alcuna garanzia, anche se il Napoli è sembrato in crescita nelle ultime uscite e avrà tutte le carte in regola per provare ad impensierire la squadra di Setien.
Del Barcellona ovviamente sappiamo tutti come il principale punto di forza ormai da anni sia il possesso palla, le quali percentuali si aggirano attorno al 62% e una percentuale altissima per ciò che riguarda la precisione dei passaggi ravvicinati, circa del 90%. Inoltre può fare affidamento su un attacco stellare, capace di realizzare qualcosa come 105 goal in 49 partite, oltre ad avere un’elevata percentuale di dribbling effettuati e tiri in porta. Per i blaugrana a parlare è poi il Palmares: 5 Champions in bacheca, di cui quattro negli ultimi quindici anni. Insomma, per i napoletani servirà un’autentica impresa.

E se il Napoli dovesse riuscire in questa impresa, ne servirebbe un’altra di simile portata, dato che a meno di cataclismi ad attenderla ci sarebbe il Bayern Monaco, che ha ipotecato il passaggio del turno vincendo 0 a 3 all’andata a Stamford Bridge. Anche in questo caso basta andare a dare un’occhiata alla bacheca per rendersi conto dell’avversario: per i bavaresi cinque trionfi, l’ultimo nel 2013 in occasione del triplete, obiettivo per il quale sono ancora in corsa anche quest’anno, vista la razzia di trofei fatta anche quest’anno in patria.


Dall’altro lato del tabellone nessuna squadra dovrà affrontare gli ottavi, ma si giocheranno direttamente i quarti; ed è qui che troviamo l’ultima italiana in campo: l’Atalanta.
La Dea, dopo aver superato il Valencia agli ottavi, continua il suo sogno in questa manifestazione e adesso per continuare a sognare dovrà affrontare un ostacolo molto alto: il PSG.

I francesi, proprio come il Lione, sono stati fermi molto tempo e lo stato di forma sarà tutto da scoprire, anche se qui la differenza la potranno fare gli elementi della rosa, campioni veri e propri. Il tecnico tedesco Tuchel è un allenatore che non fa un calcio spumeggiante, ma più tendente al controllo del possesso palla, ottenendo così molta più concretezza e risultati. Probabilmente il punto debole dei parigini è il fatto che spesso in caso di ripartenze avversarie le fasce esterne non sono ben coperte e questo può essere certamente un punto favorevole per la squadra di Gasperini che sfrutta molto il lavoro dei suoi esterni Gosens e Hateboer, molto abili anche ad inserirsi dalla fascia sul secondo palo.

I bergamaschi in caso di vittoria contro il PSG si troveranno di fronte una tra Lipsia e Atletico Madrid. I tedeschi e gli spagnoli giocano un calcio agli opposti, i primi propongono un calcio offensivo e divertente, mentre i colchoneros sono famosi per il loro gioco difensivista che però ha portato i suoi frutti visti i risultati degli ultimi anni e, più recentemente, il passaggio del turno ai danni del Liverpool campione in carica. In ogni caso potrebbe venir fuori una semifinale veramente interessante.

Europa League


Se per quanto riguarda la Champions League, le italiane hanno la strada tutt’altro che spianata, la stessa cosa non si può dire dell’Europa League, dove i club del belpaese, visto anche il differente valore degli avversari, hanno la concreta possibilità di portare a casa la coppa.
Anche qui le due formazioni si trovano ai lati opposti del tabellone e quindi una sfida tutta italiana la potremmo vedere solamente in finale.


Da una parte c’è l’Inter, probabilmente la squadra che per qualità dei singoli ed esperienza nelle coppe si va ad inserire tra le principali indiziate alla vittoria finale. Per i nerazzurri ci sono ancora da affrontare gli ottavi in gara secca e l’avversario è di tutto rispetto: il Getafe.
Gli spagnoli sono considerati la squadra più “cattiva” del paese. Sono una squadra devota al sacrificio e che tiene un’intensità elevata per tutta la partita, oltre ad essere molto abili nel gioco aereo. Essendo però una squadra che si basa principalmente sulla corsa e sulla cattiveria, peccano un po’ dal punto di vista tecnico e se pressati possono andare in difficoltà. Altro fattore da non sottovalutare, visto anche il modulo dell’Inter, è il fatto che i due esterni di centrocampo del Getafe sono più portati per la fase offensiva e quindi in caso di ripartenze possono andare in difficoltà.

Sono allenati da un tecnico molto preparato, José Bordalas, che ha plasmato la squadra a suo piacimento e dopo averla presa nel 2016 in Segunda division l’ha condotta a giocarsi gli ottavi di finale di una coppa europea, dopo aver eliminato l’Ajax semifinalista di Champions la scorsa stagione. Insomma, una sfida, sulla carta, abbordabile per i ragazzi di Conte, che però non devono fare l’errore di sottovalutare l’avversario.
In caso di vittoria sugli spagnoli, ad attendere i nerazzurri probabilmente ci sarà il Bayer Leverkusen, che ha vinto 1 a 3 all’andata all’Ibrox Stadium di Glasgow. Qui l’asticella si alzerà vista la qualità dei tedeschi dalla cintola in su dove presenta giocatori molto rapidi, tecnici e abili nel dribbling, tra i quali spicca il gioiellino Havertz.

In un’eventuale semifinale l’avversario sarà sicuramente più abbordabile, dato che troverà una tra Shakhtar Donetsk, che all’andata ha vinto 1 a 2 in Germania, Wolfsburg o Basilea, che ha praticamente ipotecato la qualificazione ai quarti vincendo 0 a 3 in casa dell’Eintracht Francoforte. Percorso non particolarmente insidioso, ma che se non affrontato alla giusta maniera può regalare qualche sorpresa ai meneghini.

Tra le due italiane chi ha la strada più tortuosa è sicuramente la Roma. I giallorossi dovranno anche loro affrontare gli ottavi in gara secca sempre contro una spagnola ma dal blasone ben più alto e che primeggia nell’albo d’oro della competizione: il Siviglia.

Gli andalusi sono anche loro tra i favoriti per la vittoria finale visto il valore della rosa e l’esperienza nella coppa. Il Siviglia di Julen Lopetegui è una squadra ben messa in campo che gioca un calcio propositivo, tendente a tenere il pallino del gioco in mano e che sfrutta molto il lavoro dei terzini Navas e Reguilon soprattutto in fase offensiva in modo da attaccare con più uomini possibili per avere più alternative offensive, anche se proprio questo spesso può creare problemi in fase difensiva in caso di contropiede. Inoltre la presenza in rosa di molti giovani di talento porta molta freschezza e qualità alla squadra.

Tutto sommato, una squadra dalle caratteristiche simili a quelle dei ragazzi di Fonseca, che in caso di passaggio del turno troverebbero una tra Wolverhampton e Olympiacos, due squadre fisiche e dotate di giocatori molto bravi tecnicamente dal centrocampo in su e che possono metter in difficoltà i difensori della Roma nell’uno contro uno.

Se poi i capitolini dovessero riuscire a raggiungere anche la semifinale, allora qui il livello si farebbe veramente alto e l’avversario potrebbe e dovrebbe essere visto il risultato dell’andata degli ottavi e le possibili avversarie nei quarti, il Manchester United. I ragazzi di Solskjaer sono in uno stato di forma stratosferico, non perdono da gennaio e possono contare su una rosa piena di campioni, come Bruno Fernandes, vincitore di due Player of The month da quando ha oltrepassato la manica. In più a parlare per i Red Devils è il Palmares internazionale, nel quale figura anche l’Europa League vinta nel 2017 sotto la guida di Mourinho.

Insomma tifosi, nemmeno il tempo di riprendere un po’ fiato per la fine del campionato che bisogna subito tuffarsi nelle Coppe europee, questa volta da vivere tutte di un fiato come non le abbiamo mai viste!