La storia del Trastevere Calcio

Trastevere

Partiamo dal principio:

Al tempo della fondazione di Roma la zona di Trastevere era una terra ostile che apparteneva agli Etruschi di Veio (litus tuscus o ripa veiens), contesa con la neonata città in quanto strategica per il controllo del fiume.

Ok, non così tanto prima.

Trastevere è il tredicesimo rione di Roma, il più esteso. Chi di voi non è stato a Roma difficilmente può immaginare Trastevere. Il rione nella parte più antica è un intreccio di vicoli punteggiati da numerose piccole piazze, vicoli stretti e opere d’arte. Sì, perché Trastevere conta 37 chiese, 12 palazzi e ville signorili, 3 basiliche, 2 monasteri e 1 oratorio. Ma anche una serie di piazze, fontane, musei, mausolei e monumenti di ogni epoca. Infine, uno stadio.

Sì, in un rione così pieno di storia, nel cuore di Roma, è difficile pensare ci possa essere uno stadio. Lì vicino, nel quartiere di Monteverde Vecchio.

Il Trastevere Stadium (di proprietà) ospita le partite del Trastevere Calcio, la squadra del Rione se non si fosse capito. Una realtà simile a quella inglese, a quella di Londra, a quella della City. Il Trastevere Calcio nasce nel 1909 (già prima della Roma, ma è un’altra storia), scampando alle fusioni sotto il regime fascista, non militando nella massima serie. Dopo i conflitti mondiali la società non avrà molto successo, riuscendo ad arrivare in Serie B una sola volta per poi precipitare in C e perdersi più volte. Subisce due rifondazioni, la prima nel 1968 e la seconda nel 2012.

La più recente rifondazione vede a capo della società Pier Luigi Betturi, imprenditore romano di origini amatriciane che è stato capace di riportare in alto i colori amaranto. Ricordiamo con piacere anche il tecnico Sergio Pirozzi, nonché Sindaco di Amatrice, che lasciò l’incarico dopo il sisma del 2016 per occuparsi della “sua gente”. Quest’anno sarà di nuovo in panchina.

Unicum

Il Trastevere Calcio è una realtà unica, nessun’altra società può contare la sua storia e le sue radici in un quartiere così iconico. Conosciuto non solo in Italia ma nel mondo. Proprio per questo motivo il negozio societario non poteva essere che nel cuore di Trastevere, in Via della Lungaretta, 98. In attesa del secondo negozio ufficiale. Così si vocifera.

Sì, perché quello che il Patron ha realizzato prima di tutto è stato un rinnovamento del brand. Siamo nel XXI secolo, è essenziale sapersi vendere, sapersi raccontare, e se alle spalle hai una storia simile è un obbligo morale. E’ stato realizzato il bar, un ristorante, lo store nel cuore del rione. Gli sponsor sono realtà romane (e non solo), conosciute anche dai turisti. Impossibile non citare l’importante collaborazione con la comunità di Sant’Egidio.

Un unicum lo è anche l’iscrizione di un campione vivente romano, alla società trasteverina. L’ex capitano della Roma, Francesco Totti, nato e cresciuto a Porta Metronia, noto quartiere romano, nella stagione 1985/86 era un giocatore della SMIT Trastevere. Tessera n°097264. Insomma, l’odierno Trastevere Calcio.

Trastevere Stadium

Se la pandemia ha tolto molto al calcio, in particolare a realtà dilettantistiche, lo stadio a Roma è un’argomento ostico, in grado di togliere energie, soldi e pazienza. Se pensavate che solamente le più blasonate Roma e Lazio fossero alla ricerca di un impianto di proprietà vi sbagliavate.

Nonostante il Trastevere Stadium sia situato all’interno di una cornice di eccezione, Villa Doria Pamphilj, è impossibile ampliarlo. Ad oggi possono sedere 1213 spettatori, inadatto agli standard della Serie C. Un problema irrisolvibile visti i vincoli del parco. Il problema è che la città di Roma, escluso l’Olimpico (ovviamente troppo costoso, come più volte ribadito dal Presidente), non ha altri impianti omologati. L’ipotesi è spostarsi fuori i perimetri comunali di Roma, ma sarebbe una perdita enorme per Roma e i romani.

Insomma, il calcio a Roma è una tradizione, oserei dire una religione. Peccato per la sua poca valorizzazione, nonostante sia amato e seguito da quasi la totalità degli italiani. Ci auguriamo che realtà come il Trastevere Calcio possano trovare la loro strada, speriamo che il Comune (che si avvicina alle elezioni 2021) possa risolvere la questione “stadio”. Perché a Roma non c’è solo la Roma o la Lazio, ci sono molte altre realtà. Ad maiora Trastevere Calcio!