Immaginate una città di circa 1.000.000 di abitanti tifare per una sola squadra, il Napoli Calcio. Si stima che in Italia i tifosi azzurri siano circa 4.500.000 e che possano contare sulla stima di 125.000.000 persone nel mondo, che la rende la quarta squadra più tifata d’Italia. Pensate che i sistemi sismografici dell’Università degli studi di Napoli Federico II registrarono l’urlo dei tifosi al goal come un piccolo terremoto locale.
Ora, non ci resta capire come è diviso il tifo e quando nascono i primi gruppi organizzati.
La nascita dei primi gruppi Ultrà
Nei primi anni settanta nascono gli “Ultras“, che raggrupperanno tifosi dei quartieri Sanità e Fuorigrotta, capitanati da “Palumella“, uno scugnizzo di appena 14 anni. Questi, nati nella Curva B, si uniranno con i “Commandos” della Curva A prendendo il nome di “Commando Ultrà” e successivamente Commando Ultrà Curva B-Ultrà Napoli (C.U.C.B).

All’interno del neo-gruppo sorgeranno altre due compagini, Ultrà Napoli South Boys e la Gioventù Azzurra. Nel 1979 il nome Ultrà venne tolto (momentaneamente) a causa della vicenda che vide la morte del tifoso laziale Vincenzo Paparelli, nel derby capitolino.
Quell’anno diede i natali anche ad un altro gruppo, la frangia più dura del tifo partenopeo che staziona nella Curva B, i Fedayn EAM 1979 dove la sigla stava a significare “Estranei Alla Massa”.
Gli anni ’80 e ’90 del tifo organizzato
Negli anni ’80 c’è molto entusiasmo e nascono i “Blue Lions” da una costola degli Ultrà e successivamente anche altre compagnie satellite, i “Mastiffs“, nati dalla fusione di Skizzati e Alta Tensione, le Teste Matte (1987) e la Brigata Carolina, posizionati al centro della Curva A. Questi gruppi raccolgono tanti giovani spesso provenienti dai Quartieri Spagnoli.
Negli anni ’90 nacquero altri due gruppi ultras quali: “Seguaci” e “Blue Condors” dove intorno ai tre clubs principali, gravitarono una serie di gruppetti, di solito espressione di quartiere, tra i quali i “Korps“, che fu il primo gruppo d’ispirazione destroide. Altri gruppuscoli formatisi in quel periodo ma composti da poche decine di unità furono: Autonomia, Alcool, Bad Boys, Platoon ed altri stipati in Curva B.
Dalla spaccatura dei Blue Lions nascono nel 1993 i Vecchi Lions che continuarono ad occupare la parte alta della Curva A. Sul finire degli anni ’90 nascono forti contestazioni nei confronti della società napoletana, seguirono la divisione di A.I.N.C. (Associazione Italiana Napoli Clubs) e A.C.A.N. (Associazione Clubs Azzurri Napoli). Sempre da forti proteste contro la dirigenza nascono nel 1999 gli “Ultras ’72“, i primi a non avere più dei leader ma un direttivo.
Oggi
Il ritiro di Palumella dalla scena e la scomparsa del vice Giorgio Ciccarelli nel 2002 faranno nascere, dalla fusione di molti gruppi minori dalle ceneri del C.U.C.B., gli “Ultras Napoli“.

Altre storie del tifo organizzato: Lazio, Roma, Torino, Juventus, Inter, Milan e Atalanta.