Montagne russe giallorosse

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Copertina della rubrica "angolo del tifoso"

La stagione della Roma, fino a questo momento, è stata altalenante. Dopo una buonissima prima parte di stagione, adesso i giallorossi sembrano aver perso un po’ di brillantezza e di solidità.

L’arrivo di un nuovo allenatore porta spesso entusiasmo, ma è anche vero che non è facile assimilare le sue idee e metterle in campo. Fonseca però è stato molto bravo a farsi seguire subito dai suoi giocatori. Infatti, la squadra romanista è partita molto bene, perdendo solo due gare (contro Atalanta e Parma, entrambe 2-0) in 17 giornate. Concluso il 2019 e anche la prima parte di stagione, la Roma sembra essersi smarrita e aver perso le sue certezze.

Se prima, nelle molteplici difficoltà, gli uomini di Fonseca hanno dato il meglio di sé, con prestazioni molto convincenti, da squadra vera e unita, in questo inizio di duemilaventi, sembra essere cambiato qualcosa. I giallorossi hanno perso fluidità nell’impostazione di gioco e faticano molto a rendersi realmente pericolosi nell’area avversaria. In fase difensiva, la squadra ha sempre subito diversi gol (qualcuno assolutamente evitabile) però adesso sembra essere meno solida e più incerta. Un giocatore su tutti che rispecchia questo periodo di appannamento è Gianluca Mancini. Il giovane centrale romanista aveva iniziato la stagione alla grande, con ottime prestazioni sotto ogni punto di vista. Anche quando è stato spostato mediano, ha risposto molto bene, dimostrando anche una discreta tecnica e buona visione di gioco. Da qualche gara a questa parte però, il classe ’96 sembra in difficoltà e meno lucido.

Nonostante due gare non certo brillanti, i giallorossi hanno superato il Gent ai sedicesimi di Europa League, agli ottavi li attende il Siviglia dell’ex ds Monchi. In campionato, invece, sono a -3 (ma con una gara in più) dal quarto posto e quindi dall’Atalanta che però ha dalla sua gli scontri diretti. L’accesso alla Champions League è sicuramente molto complicato e, per sperare fino all’ultimo, la Roma deve ritrovare continuità nelle prestazioni. Fonseca e i suoi devono tornare a giocare partite ad alta intensità, come contro il Lecce, perdere meno punti possibili e approfittare di eventuali passi falsi. Inoltre il tecnico portoghese ha ribadito più volte di voler arrivare il più lontano possibile in Europa League: una missione possibile, a patto che la sua squadra riesca a tornare quella di inizio stagione.

La Roma dunque sta entrando nella fase determinante della stagione e per raggiungere i suoi obiettivi deve invertire la rotta. Deve ritrovare quella forza che ha tirato fuori quando, nonostante le decine di infortuni, riusciva a giocare bene mettendo in difficoltà tutti gli avversari. L’infortunio di Zaniolo è una grave perdita per Fonseca e i giallorossi però, ritrovando la coesione e la determinazione giusta, si possono ancora raggiungere o quanto meno giocarsi fino alla fine gli obiettivi iniziali.

In un periodo complicato come questo, per uscirne, servono i giocatori di maggior carisma ed esperienza come Smalling, Mkhitaryan e Dzeko. Il centrale dopo una partita di blackout (vs Bologna) è tornato ad alti livelli caricandosi la difesa su di sé e comandandola con autorevolezza. Il fantasista armeno ha dimostrato che senza infortuni è ancora un giocatore di ottimo livello. Potrebbe essere lui l’arma in più di Fonseca in questo finale di stagione. Infine per Edin Dzeko parlano i numeri. In questa stagione però oltre al numero 9, spesso gioca anche da rifinitore, si abbassa molto per far girare la palla. Questi tre giocatori devono condurre i loro compagni fino alla fine della stagione, nel miglior modo possibile, con mister Fonseca al comando.

Tommaso Prantera (@T_Prantera)