Napoli-Fiorentina: obbligo di vittoria

Copertina della rubrica l'angolo del tifoso
Copertina della rubrica l'angolo del tifoso

Con la vittoria in Coppa Italia ai danni del Perugia, il Napoli di Gattuso ha ritrovato un po’ di serenità, dopo le discusse sconfitte contro Inter e Lazio. Nonostante la vittoria sia arrivata solo grazie ai due rigori trasformati da un Lorenzo Insigne sempre più in forma, il Napoli ha mostrato al San Paolo, almeno nel primo tempo, il giusto atteggiamento per proseguire nel modo corretto la seconda parte di campionato, che inizierà contro la Fiorentina.

Un ritrovato Insigne abbraccia i compagni dopo la sua seconda rete

Napoli e Firenze: due mondi lontani, ma oggi calcisticamente vicini.
I presupposti ad inizio anno erano diversi per entrambe le parti: il Napoli avrebbe dovuto lottare assieme a Juventus ed Inter per un posto al vertice e la Fiorentina, con molta più umiltà, avrebbe voluto trovarsi almeno nella prima metà della classifica, con buoni propositi per la stagione a venire. Ma adesso per i due club la musica è cambiata: ridimensionarsi (per la Fiorentina) e rivoluzionare (per il Napoli) sono i nuovi obbiettivi.

Con la scelta di Iachini la Fiorentina ha dimostrato di non sentirsi all’altezza dell’obbiettivo prefissato, ripiegando su un traghettatore capace di strappare i tre punti solo con le unghie e con i denti, rimandando alla prossima stagione l’inizio di un nuovo progetto. Il Napoli invece vuole la rivoluzione, e la vuole ora e subito: Gattuso è la scommessa. Ma il tecnico calabrese, più che rivoluzionare, sta cercando di riportare il Napoli alle “origini”. Quelle origini firmate Maurizio Sarri. I risultati ad oggi sono sfocati, pieni di dubbi: parlando di numeri i punti non danno tranquillità a Gattuso, ma forse la dà la qualità espressa in campo da certi elementi, in primis Insigne, Zielinski ed Allan. C’è chi non sta migliorando (Fabian Ruiz), ma c’è chi lo sta facendo, grazie ad una posizione in campo più congeniale alle sue caratteristiche tecniche. Se è vero che Insigne mal si sposa con altre formazioni (suo grande limite), il 4-3-3 sembra avergli ridonato linfa, così come Zielinski, più a suo agio nella parte alta del centrocampo, affiancato dal brasiliano Allan, che si è messo definitivamente alle spalle la storia delle multe.

Allora perché i risultati non sono ancora arrivati? Innanzitutto cambiare in corso d’opera non è mai semplice, con dei giocatori che hanno avuto per mesi uno stato di frustrazione incalcolabile, inconsapevoli del perché andasse tutto storto. Secondariamente ciò che Gattuso sta tentando di fare è una modifica non solo nell’atteggiamento ma anche nella forma della squadra e per quello c’è bisogno necessariamente di nuovi interpreti: con Demme e Lobotka la trasformazione pare essere completata.

L’esordio di Diego Demme con la sua nuova maglia

Dunque le sconfitte subite fino ad ora (con prestazioni a tratti convincenti) potrebbero essere fisiologiche, ovvero un normale e coerente svolgersi degli eventi. Dopo questo lungo periodo di difficoltà, aspettarsi immediatamente una lunga catena di vittorie con Gattuso è stato per Napoli ed i suoi tifosi eccessivo. Ma adesso non ci sono più scuse.

Dopo la pessima sconfitta col Parma, la sofferta vittoria con il Sassuolo, e le due sconfitte consecutive con regali annessi ad Inter e Lazio, contro la Fiorentina il Napoli deve obbligatoriamente vincere, considerando le due difficili sfide che seguiranno: nuovamente la Lazio in coppa Italia, e la Juventus in campionato.
Una vittoria in casa è quello che serve al Napoli e ai suoi tifosi per affrontare al meglio la squadra di Simone Inzaghi e la Juventus del suo ex mister Maurizio Sarri, che non era presente nella partita di andata.
Queste due sfide inizieranno in anticipo contro la Fiorentina: senza spirito e carattere il Napoli sbatterà per l’ennesima volta la faccia per terra.

Contro i Toscani la squadra di Gattuso non dovrebbe riservare novità importanti: sebbene il tecnico sia tentato di schierare dal primo minuto il nuovo acquisto Demme, l’opzione più plausibile dovrebbe essere Fabian Ruiz.
“Ultima possibilità per lo spagnolo”: il talento andaluso è stato il più bersagliato sia dalla stampa che dai tifosi. Le voci che lo vogliono via dal Napoli a fine stagione non cessano, ed i tifosi si sono stancati di vedere il malumore del calciatore, interpretato come disinteresse alla maglia azzurra. Ruiz ha l’opportunità di dimostrare a tutti che si sbagliano: può essere la sua partita.

Un Fabian Ruiz protagonista nella sfida di Champions League contro il Liverpool

La Fiorentina lotterà con le unghie e con i denti per strappare almeno un pareggio e dare continuità agli ultimi due risultati positivi. Il Napoli dovrà fare lo stesso per vincere, continuando per tutti i novanta minuti a mostrare la qualità che a sprazzi ha mostrato nei match precedenti. La Fiorentina ha dalla sua la grande voglia di rivincita di Patrick Cutrone, tornato in madre Patria dopo l’infelice parentesi in Inghilterra, ma la squadra di Gattuso non può e non deve più intimorirsi davanti a niente e nessuno.

Lavarsi la paura dalla faccia e vincere giocando un bel calcio: questo deve fare il Napoli.
Questo è quello che deve tornare a fare.