Ieri è andata in scena l’andata del secondo turno preliminare di Europa League, che ha visto impegnato il Torino contro gli ungheresi del Debrecen.
La squadra di Andras Herczeg si è piazzata al terzo posto lo scorso campionato, la NB I (massima serie ungherese) è stata vinta dal Ferencvaros: la squadra che ha visto nascere la leggenda di Puscas.
Il terzo posto ha garantito al Debrecen, squadra fondata dai ferrovieri della seconda città più grande dell’Ungheria, l’accesso al primo turno preliminare dell’Europa League 19-20. L’11 e il 18 luglio, infatti, gli ungheresi hanno eliminato gli albanesi del Kukësi con un 3-0 all’andata in Albania e un pareggio nel ritorno al Nagyerdei Stadion.
Il Torino ha, invece, dovuto attendere la decisione del TAS sull’esclusione del Milan dalle coppe europee per la stagione 19-20, che ha permesso quindi al Toro di qualificarsi al posto dei rossoneri. I granata avevano infatti chiuso la passata stagione al settimo posto, ma la vittoria della Lazio in Coppa Italia aveva momentaneamente lasciato la squadra di Cairo fuori dalle coppe, a favore dei biancocelesti.

La gara si è svolta allo Stadio Giuseppe Moccagatta di Alessandria. Il Torino è stato costretto ad emigrare per le condizioni del manto erboso dello Stadio Olimpico Grande Torino, dopo il concerto di Laura Pausini e Biagio Antonacci non è stato possibile risistemare in tempo il campo. Dopo aver aggiunto dei seggiolini alle curve dell’impianto, il Torino ha ottenuto il via libera dalla UEFA.
La partita poteva rivelarsi più insidiosa di quello che si potesse pensare: la squadra ungherese è infatti molto veloce e pungente nei contropiedi. Inoltre, come sempre in queste partite estive, la preparazione atletica poteva diventare un problema.
Fin dai primi minuti, però, il Torino ha spinto il Debrecen a chiudersi nella sua metà campo, nonostante l’estrema aggressività della squadra ospite in divisa bianca e pantaloncini rossi. I lanci lunghi, diretti al capitano Andrea Belotti, hanno creato scompiglio insieme con le discese sulla fascia sinistra di Ansaldi. E proprio questi due hanno timbrato il cartellino: al 20′ del primo tempo Belotti conquista e trasforma il rigore dell’1-0. Allo scadere della prima frazione, l’ennesima cavalcata di Ansaldi porta al raddoppio piemontese: un tiro-cross sorprende sul primo palo il discutibile portiere ucraino Nad. In mezzo ai due gol da segnalare l’unico vero pericolo verso la porta di Sirigu, con un tiro di Kinyik che termina vicino all’incrocio dei pali.

Il gol al 93′ di Simone Zaza sembra chiudere il discorso qualificazione, in attesa del ritorno previsto per giovedì 1° agosto in Ungheria. Il Toro registra una prestazione solida e attenta, sull’onda della seconda metà del campionato scorso che ha visto i granata chiudere la stagione con la quinta migliore difesa e appena 37 gol subiti. Da sottolineare le prestazioni di Ansaldi, il migliore, Belotti e Daniele Baselli.
Con la partita di ieri sera inizia, finalmente, la nuova stagione delle italiane. Riuscirà il Toro a raggiungere i gironi, dai quali manca dal 2014-2015, e bissare la stupenda cavalcata proprio della stagione 14-15 con la squadra guidata da Giampiero Ventura che raggiunse gli ottavi, eliminando nei sedicisemi i baschi dell’Athletic Bilbao?