Viaggio verdeoro – 1.a Tappa: Porto Alegre

Settimana dopo settimana gireremo ogni angolo del Brasile, alla scoperta delle squadre e dei giocatori migliori. Un tour a tinte verdeoro alla fine del quale chi lo avrà percorso sarà un esperto del Brasileirao e dei giovani talenti pronti a spiccare il volo verso l'Europa.

Finalmente si parte! La nostra prima tappa è Porto Alegre, città molto ricca nel Sud del Brasile e capitale dello Stato Rio Grande do Sul.
Porto Alegre ospita circa 1.5 Milioni di abitanti, tutti rigorosamente divisi tra due squadre: il Gremio e l’Internacional. Il Gre-Nal è infatti uno dei derby più sentiti del Paese.

Gli stadi in città sono due: l’Arena Gremio, da oltre 60mila persone, e l’Estadio Beira-Rio, con una capienza di 50.128 posti.

Gremio

Il Gremio, dai colori nero, bianco e azzurro, vanta nel suo palmares 2 titoli del Brasile, 5 Copa do Brasil, 3 Copa Libertadores ed 1 Coppa Intercontinentale.
L’allenatore è Renato Portaluppi, vecchia conoscenza a Roma sopratutto per le frequenti presenze in discoteca. Come allenatore la storia però sembra esser cambiata, essendo considerato uno dei migliori coach del continente Sud Americano.

Renato “Gaucho” è l’unico nella storia ad aver vinto la Copa Libertadores sia da allenatore che da giocatore.

Partendo dal reparto difensivo, i due giocatori di maggiore spicco sono sicuramente Pedro Geromel e Kannemann (su cui ogni estate è forte l’interesse del Cagliari). Due difensori diversi, più tecnico il primo, più roccioso il secondo, che formano una coppia quasi insuperabile, con anche il vizio del gol.
Da monitorare è anche Leonardo Gomes (detto Leo), terzino classe 1996 che si esalta nelle partite di Copa Libertadores (3 reti e 1 assist in 10 presenze).

Dopo la partenza di Arthur verso il Barcellona, a centrocampo sta brillando la stella di Jean Pyerre, giocatore di 21 anni paragonato in patria a Pogba per lo stile di gioco: sa infatti ricoprire ogni zona in mezzo al campo, essendo dotato di grandi capacità sia offensive che difensive.
La stella della squadra non può però che essere Everton Cebolinha, di cui abbiamo già parlato nella nostra Tappa 0 in quanto destinato a spiccare il volo verso l’Europa.
Chi invece sul treno per l’Europa non è mai salito è Luan, la cui carriera rischia di essere ormai compromessa. Il giocatore classe 1993 è da sempre stato considerato uno dei talenti più cristallini del Paese verdeoro, percorrendo tutta la trafila delle Nazionali giovanili fino ad esordire anche con la Seleçao. Due anni fa è stato scelto come miglior giocatore del campionato e della Libertadores (vinta dal “tricolor azul“), e molti club europei hanno fatto offerte alla società: questa però ha resistito, ed adesso Luan siede in panchina, anche a causa di un peso non eccellente.

Luan con Neymar alle Olimpiadi di Rio 2016, dove il Brasile ha vinto l’oro

Al momento in cui scriviamo il Gremio si trova in campionato all’11° posizione, avendo giocato quasi tutte le partite con la squadra riserve, per privilegiare la Copa Libertadores (stanotte il Tricolor si gioca l’accesso ai Quarti di Finale, partendo dall’1-0 dell’andata) e la Copa do Brasil (in Semifinale).

Internacional

L’Internacional de Porto Alegre, dipinto di bianco e rosso, ha vinto invece 3 titoli del Brasile, 1 Copa do Brasil e 2 Copa Libertadores.
Alla guida del club vi è Odair Hellmann, allenatore alla prima esperienza su una panchina.

Marcelo Lomba, portiere del “Colorado”, è una delle colonne della squadra, che vanta una grande retroguardia grazie anche a Victor Cuesta e Rodrigo Moledo, anche loro considerati una delle coppie difensive più forti del Paese: questo è un altro aspetto caldissimo del Gre-Nal.
Un difensore molto interessante era il terzino sinistro del 1997 Iago, da sempre nelle rose delle Nazionali giovanili del Brasile, il quale è però ormai stato venduto in Germania all’Augsburg per circa 8 Mln di euro.

Moledo e Cuesta

A centrocampo spicca la presenza di Rodrigo Dourado, centrocampista centrale capitano della squadra, che però al momento è ai box per un infortunio al ginocchio. Accanto a lui agiscono Patrick, grandissimo recupera palloni, ed Edenilson, vecchia conoscenza italiana con le maglie di Genoa ed Udinese.
È però dalla trequarti in su che l’Inter spicca in quanto a forza. Il tridente titolare è infatti composto da tre giocatori conosciuti ai più.
A destra agisce Nico Lopez, portato a 19 anni alla Roma da Sabatini come uno dei giovani più interessanti nel panorama calcistico, che dopo le delusioni in Italia sembra aver trovato la dimensione perfetta in Brasile.
A sinistra troviamo invece Andres d’Alessandro, quel giocatore che fece innamorare tutti con la sua “Boba” e di cui nel 2002, un certo Diego Armando Maradona, disse: “«È il giocatore che più mi assomiglia, l’unico che mi fa divertire guardando una partita di calcio.»

La Boba di d’Alessandro, ancora a 37 anni.

Non si può che concludere con la prima punta, il numero 9 di cui tutto il mondo è innamorato. Il bomber dell’Internacional è nientemeno che El Depredador Paolo Guerrero, che dopo i successi in Germania è emigrato in Brasile trovando la gloria eterna. Il peruviano si è trasferito a Porto Alegre dopo la discussa squalifica, segnando già 10 reti in 16 partite con il Colorado.

La situazione di classifica dell’Internacional, nonostante l’ampio turnover in campionato, è migliore di quella dei concittadini: l’Inter si trova al 6° posto, essendo poi anch’esso qualificato ai Quarti di Finale di Copa Libertadores ed in Semifinale di Copa do Brasil, dove tutti sognano un derby infuocato per assegnare il trofeo.