Luis Muriel e Duván Zapata sono i terminali offensivi della squadra che, nell’ultimo campionato, è risultata avere il miglior attacco, con 98 reti segnate. 18 gol a testa nella passata Serie A e semifinale di Champions sfumata nei minuti di recupero della partita contro il PSG. Questi sono solamente i numeri di una realtà molto più interessante, di una affascinante coppia del gol nel mezzo di un momento magico della carriera. Tuttavia sbaglia chi pensa che le strade dei due attaccanti si siano incrociate soltanto durante l’esperienza all’Atalanta. Perché in passato hanno vissuto più vicini di quanto si possa immaginare.
Entrambi colombiani, entrambi nati nel 1991, a distanza di un paio di settimane l’uno dall’altro. I due muovono i primi passi nel calcio professionistico nella sucursal del cielo nella Valle del Cauca, senza però mai giocare insieme. Infatti, Luis ai Verdiblancos del Deportivo, Duvàn con i Rojos dell’America, militano contemporaneamente nelle due squadre rivali della città di Cali.

Nel 2011, il Mondiale U-20 in Colombia rappresentò la prima occasione in cui Muriel e Zapata fecero ufficialmente conoscenza. Luis aveva appena concluso la sua prima esperienza europea, al Granada in prestito dall’Udinese, senza però brillare. Duván invece usciva da un vero e proprio incubo, avendo da poco perso la madre all’età di soli 20 anni.
Nonostante entrambi fossero reduci da un periodo tutt’altro che incoraggiante, non mancarono di mettersi in mostra. Trascinarono la propria nazionale fino ai quarti di finale del torneo, per poi venire eliminati dal Messico. Zapata mise a segno l’unico gol della sua competizione proprio contro Tricolor. Mentre Muriel timbrò il cartellino quattro volte, di cui ben due contro la Francia di Griezmann, Koulibaly e Lacazette.

Dopo il mondiale le strade dei due attaccanti si separarono, per convergere nuovamente solo a distanza di anni. Infatti, nel 2011 Luis iniziò la sua avventura nel campionato italiano, in prestito al Lecce, dove dimostrò tutto il suo valore andando in gol 7 volte. Nel frattempo Duván giocò per due anni all’Estudiantes, nella Primera Divisiòn argentina. Là conobbe Mauricio Pellegrino, ex vice di Rafa Benitez, che inseguito lo segnalerà all’allora tecnico del Napoli. Infatti, nell’agosto del 2013 il colombiano si presentò all’Italia dopo aver firmato con i partenopei, dove rimarrà per due stagioni.

A questo punto, iniziò un vero e proprio inseguimento tra i due connazionali, che vestirono le stesse maglie e vissero nelle medesime città, senza però mai giocare insieme. Per capirci, Muriel fece ritorno all’Udinese e lì si fermò dal 2012 al 2015, per poi trasferirsi alla Sampdoria. Zapata invece giocò in prestito all’Udinese dal 2015 al 2017, anno in cui venne acquistato dai blucerchiati della Samp. Ma nel frattempo il connazionale Luis era partito a titolo definitivo per Siviglia.
Sarà ancora una volta la Selecciòn cafetera a riunire i due attaccanti, precisamente in occasione della Copa America 2019, ma solo per la partita di esordio nel torneo. Infatti Luis si vedrà costretto ad abbandonare la squadra a causa di un infortunio rimediato nella prima partita del girone contro l’Argentina.

Nel 2018 Zapata si trasferì all’Atalanta, dove raggiungerà picchi senza precedenti, trascinando la Dea ad uno storico terzo posto in campionato. Due anni dopo Muriel raggiunse il suo ex rivale ai tempi del Deportivo, nonché compagno di nazionale. Per entrambi la stagione fu positiva, la migliore dal punto di vista realizzativo per il neo arrivato. Saranno ricordati tra i protagonisti della seconda qualificazione consecutiva dell’Atalanta alla Champions.
Ed ecco tornati alla corrente stagione, con i due colombiani già partiti forte sia con la Dea che con la selezione. Ovunque in perenne ballottaggio per una maglia da titolare, ma mai in contrasto fra di loro: quella che si dice una sana competizione. In più, la solita eventualità che vengano schierati assieme, come coppia d’attacco. A questo punto è lecito chiedersi se sia la Colombia che gioca a fare l’Atalanta o il contrario.